Riassunto delle Puntate Precedenti
…Questa è la sintesi delle nostre ultime riflessioni:
- Vorremmo che tutti possano trovare (o ritrovare) la passione per il proprio lavoro: crediamo che sia la più alta forma di rispetto verso se stessi, verso i propri Talenti – https://www.ergosum.org/2018/02/01/stiamo-pensando-e-parliamo-con-molta-passione-del-futuro-del-nostro-lavoro/
- Abbiamo capito che il benessere organizzativo è uno “stato” dell’essere, in cui ogni persona riesce a sentire che le sue azioni contribuiscono allo sviluppo di sé e dell’organizzazione di cui fa parte – https://www.ergosum.org/2018/02/22/cosa-intendiamo-per-benessere/
- Crediamo che la felicità al lavoro sia possibile, scegliendodi orientare le proprie azioni verso un continuo processo di autosviluppo, apprendere, sperimentare e sperimentarsi, uscire dalla zona di comfort… – https://www.ergosum.org/2018/03/13/si-puo-scegliere-di-essere-felici/
Da uno studio condotto in Inghilterra è stato rilevato che i luoghi di lavoro con personale felice e impegnato sono il 22% più redditizi
Per ogni 2% di aumento della soddisfazione dei dipendenti, le entrate aumentano dell’1%
Eppure…
Secondo l’ultima indagine ISTAT, 17 milioni di dipendenti italiani soffrono di stress da lavoro. A livello europeo siamo tra i più colpiti da ansia da prestazione: lo stress legato all’attività lavorativa colpisce il 27% dei lavoratori italiani, a fronte di una media europea del 22%.
Come realizzare il mio progetto di benessere lavorativo? Come scegliere la propria felicità all’interno dell’azienda in cui lavoro?
Secondo Martin Seligman possiamo costruire un progetto di vita bella usando ogni giorno i nostri punti di forza “per produrre un’autentica felicità e un’abbondante gratificazione”.
Ecco allora la proposta di alcuni semplici passi che possono essere compiuti per realizzare il proprio percorso di benessere lavorativo:
1) Essere Consapevoli– conoscere, o ri-conoscere le proprie eccellenze, i propri talenti – (puoi farlo qui gratuitamente www.viacharacter.org)
2) Essere Generosi– individuare tutte quelle occasioni in cui le proprie eccellenze possono essere spese apportando valore aggiunto ad un’attività, ad una relazione o ad un progetto.
3) Essere Sperimentatori– mettersi alla prova nell’utilizzo consapevole del proprio talento in situazioni insolite e poi fermarsi a riflettere di come questo ci faccia sentire
Ad esempio, una mia eccellenza è la capacità di mettere ordine e dare struttura a quello che faccio. Quando spendo questa capacità nel mio lavoro provo un senso di “paternità”; ho la sensazione che quel progetto o quel documento siano davvero miei.
Così (senza prendermi troppo sul serio) provo a mettere questa competenza anche in quelle situazioni – per me – noiose, faticose o comunque prive di piacere. Così mi ritrovo a fare la spesa al supermercato con un approccio “tempi e metodi” meglio della logistica di uno spedizioniere.