Circa una ventina d’anni fa avevo una responsabile che usava un modo molto particolare per far sentire i collaboratori valorizzati e apprezzati.
Ci confrontavamo frequentemente per allinearci sulle attività da svolgere e sulle priorità e quando un lavoro era stato svolto bene e si ottenevano buoni risultati, lei mi diceva «Ti lodo!», e talvolta anche un «Ti lodo molto!»
Era un modo molto simpatico, con un lessico insolito che ci faceva capire che il lavoro era apprezzato.
Ben presto quel “ti lodo” divenne parte del gergo aziendale e fu esportato anche in altri team. Ed ora, a distanza di più di vent’anni è un ricordo ancora molto piacevole.
Ripensandoci è ben chiaro come non occorrano grandi discorsi per gratificare e apprezzare il lavoro svolto da un collega o un collaboratore.
Tutti vogliono sentirsi riconosciuti per il lavoro che fanno e ricevere un apprezzamento dai colleghi o dal proprio responsabile aumenta il senso di appartenenza alla squadra.
Diversi studi hanno dimostrato che i collaboratori che si sentono valorizzati sul lavoro tendono ad impegnarsi di più e a rimanere nella stessa azienda per un periodo di tempo più lungo rispetto agli altri.
Troppo spesso si pensa che per motivare e incentivare i collaboratori occorra necessariamente ricorrere ad un aumento dello stipendio, mentre è proprio una lode sincera ed autentica a fare la differenza.
Hai mai ricevuto un complimento che ti ha fatto svoltare nel lavoro? Una lode che ti ha reso felice?
Il primo marzo sarà la giornata mondiale del complimento: approfittiamone per apprezzare e valorizzare i nostri colleghi, i nostri collaboratori o, perché no, anche i nostri manager.