Quando entri in una riunione,
quando dai un feedback,
quando ascolti, sorridi, ti irriti, negozi, decidi…
di che colore è la tua comunicazione?
Il modo in cui ci relazioniamo ha un colore.
Anzi, ha un’intera tavolozza di sfumature.
Non è solo una metafora acchiappalike.
È un linguaggio pratico, immediato, potentissimo per capire (davvero) come funziona la comunicazione tra le persone.
Ti sei mai sentito “troppo diretto” per alcuni o “troppo morbido” per altri?
Hai mai pensato che “con quella persona non riesco proprio a capirmi”?
O ti sei chiesto perché certe riunioni filano lisce e altre vanno in stallo dopo tre frasi?
Spesso non è questione di contenuti, ma di energie comunicative. E ognuno ha la sua combinazione unica.
C’è chi comunica con slancio e azione.
Chi preferisce l’ascolto e la calma.
Chi si nutre di entusiasmo e connessioni.
Chi ha bisogno di dati e struttura.
È tempo di aggiornare la nostra grammtica comunicativa, perché non esiste un colore giusto o sbagliato.
Esiste il riconoscimento reciproco e il comprenderne il valore e l’apporto positivo.
E quando questo accade… tutto cambia.
I team iniziano a funzionare. I dialoghi si fanno chiari. Le tensioni si sciolgono prima di diventare problemi.
In un mondo che corre veloce, parlare bene non basta più.
Serve parlare in sintonia.
Con consapevolezza.
Con rispetto per il ritmo, il tono, l’energia dell’altro.
Ecco perché portare la Comunicazione a Colori nelle organizzazioni è un atto di cura.
È leadership. È strategia.